domenica 8 febbraio 2015

Life is COACHING

Le origini del COACHING


“Coach” in inglese significa allenatore/insegnante e carrozza/vettura, quindi il coaching richiama il concetto di allenamento e di accompagnamento da un luogo di partenza ad uno di arrivo.

Un pò di storia:

Il filosofo

Socrate (469 a.c.) - Maieutica

Socrate (469 a.c.), veniva considerato dall’Oracolo di Delfi il più sapiente tra gli uomini viventi, in quanto affermava: “Non so che una cosa: che non so nulla”
 
Nel dialogo di Teeteto, Platone gli fa dire:

“Interrogo gli altri ma poi io stesso non manifesto nulla su nessun argomento (…) non sono affatto sapiente in qualche cosa, né ho alcuna sapiente scoperta che sia come un figlio generato dalla mia anima. Ma di quelli che mi frequentano (…) fanno progressi così straordinari, che se ne rendono conto essi stessi, ed anche gli altri. E questo è chiaro: da me non hanno mai imparato nulla, ma sono loro, che da se stessi, scoprono e generano molte cose belle”

Sono queste le origini della Maieutica, cioè l’arte “consistente nel mettere in grado l’allievo, mediante il dialogo, di acquisire progressiva consapevolezza della verità che è dentro di lui”

Kierkegaard affermava: “L’aiutare a partorire la verità rappresenta il rapporto più grande che si può instaurare fra uomo e uomo”.
Socrate il primo coach documentato della storia!

L'allenatore

Timothy Gallwey (1974) - The inner game of tennis

“L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete”
Gallwey sostiene che l’atleta riesce ad esprimere la sua performance ottimale quando riduce al minimo gli ostacoli personali interni e sviluppa la fiducia nelle proprie capacità di apprendere in modo naturale dall’esperienza diretta.

PRESTAZIONE= POTENZIALE-INTERFERENZE

Il consulente aziendale

John Whitmore (1992) - Metodo GROW

Liberare le potenzialità di una persona perché riesca a portare al massimo il suo rendimento; aiutarla ad apprendere piuttosto che limitarsi ad impartirle insegnamenti.
Whitmore intende mettere al centro del suo metodo l’allenamento del potenziale della persona, piuttosto che la limitazione delle interferenze.
Whitmore ha trovato nell’utilizzo delle domande, soprattutto quelle che lui definisce “domande efficaci” “la forma principale di interazione verbale tra un coach ed il suo allievo” specificando di fatto lo strumento principale a disposizione del coach

Nel modello GROW, Whitmore fornisce la sequenza ideale delle domande che un coach dovrebbe porre durante l’intervento:


GOAL – Verificare e fissare l’obiettivo
REALITY – Verificare la realtà
OPTIONS – Verificare le opzioni
WHAT – Verificare che cosa si deve fare
WHEN – Verificare quando farlo
WHO – Verificare chi deve farlo
WILL – Verificare la volontà di farlo

Lo psicologo

Martin Seligman (1990) - Psicologia positiva

La Psicologia Positiva è quella prospettiva teorica e applicativa che mette al centro dei propri studi la felicità umana ed il benessere soggettivo, uscendo così da più di mezzo secolo di ricerche psicologiche orientate quasi esclusivamente allo studio delle carenze, dei deficit e alla cura dei disturbi mentali.
La psicologia positiva ha ereditato la rivoluzione teorica introdotta dalla psicologia umanistica di Abraham Maslow, l’ispiratrice di studi e ricerche sull’ottimismo, sul rapporto tra felicità-benessere-qualità della vita, sul concetto di FLOW (esperienza ottimale).